Apr 19, 2023
Grazie a un parco fotovoltaico posto sul tetto di ultima generazione da 1 MWh di potenza è possibile generare fino a 1.200.000 Kwh/anno. Un’autosufficienza energetica pari al 25% del fabbisogno totale della produzione dei raccordi e dei dadi in ottone.
Dopo 2 anni di lavori è terminato l’ampliamento della sede della Dall’Era Valerio a Sabbio Chiese. Siamo particolarmente orgogliosi della crescita e oggi si vedono i frutti di un progetto partito da lontano, fortemente voluto. L’evoluzione dell’azienda è stata fin dall’origine caratterizzata da investimenti rivolti al futuro. Scelte che portano la Dall’Era Valerio nel 2000 a traslocare da Lumezzane all’attuale indirizzo in Val Sabbia, alla ricerca di spazi più funzionali e più ampi. Da allora sono trascorsi oltre vent’anni all’insegna di una costante crescita sui mercati internazionali realizzata grazie ai puntuali investimenti in termini di logistica e di macchinari. Una crescita ottenuta anche grazie a Paesi clienti quali Germania e Stati Uniti, solo per citarne due. L’obiettivo di lungo periodo è sempre lo stesso, raggiungere la massima efficienza e garantire la qualità ineccepibile del prodotto Dall’Era.
L’ampliamento della sede è dunque l’ultimo passo della lunga avventura industriale del gruppo. Dal 1966 quando la produzione di circa 1.000 pezzi al giorno è quasi interamente artigianale a oggi che ci avviciniamo a 1,3 milioni di componenti realizzati quotidianamente. La nuova ala rappresenta un ulteriore passo in avanti nell’efficienza delle consegne, che possono essere gestite in modo automatizzato e preciso. Un magazzino dove trovano spazio 90 milioni di pezzi tra dadi in ottone e altri raccordi.
Il cantiere è iniziato nel settembre 2021. Dopo una fase che ha visto la chiusura di un primo step di lavori a settembre 2022, oggi si conclude un lavoro di quasi 2 anni. Uno stabilimento innovativo per dotazioni tecnologiche unite a un basso impatto ambientale.
Ridurre l’impatto inquinante che una produzione industriale può causare è uno dei punti cardine del progetto di ampliamento. Spazi in grado di auto sostenersi dal punto di vista energetico, perchè producono energia pulita e permettono una riduzione delle emissioni di CO2. Grazie a un parco fotovoltaico posto sul tetto di ultima generazione da 1 MWh di potenza è possibile generare fino a 1.200.000 Kwh/anno. Un’autosufficienza energetica pari al 25% del fabbisogno totale della produzione dei raccordi e dei dadi in ottone. Ma non solo attenzione a livello ambientale. I nuovi spazi sono caratterizzati da pannelli isolanti a copertura delle pareti esterne per garantire un’elevata efficienza termica e donare nello stesso tempo un aspetto accattivante a un edificio industriale. Inoltre, l’impianto di riscaldamento è a pavimento. Le scelte estetiche sono a beneficio anche di un impatto gradevole alla vista per un capannone dalle dimensioni imponenti. Parliamo di 15.000 mq visibili fuori terra, che si aggiungono a 5.000 mq interrati, per un ampliamento totale di 20.000 mq.